Nuovo anno, nuovo proposito

Ieri, giorno dell’Epifania, era un anno esatto da che è morto Marco, mio fratello. Minore di me di sei anni, si è semplicemente addormentato senza più risvegliarsi. Da quel giorno mi sorprendo ogni mattina al mio risveglio di essere ancora viva. Perché lui sì e io no? Cosa c’era di diverso fra di noi, che ha fatto sì che io, più vecchia di lui, sia ancora qui e lui no. Sono domande senza risposta, lo so, ed è anche inutile farsele, queste domande.

Ma il titolo di questo articolo parla di un nuovo proposito: quello di scrivere qui qualcosa ogni giorno, una sorta di diario dei miei pensieri, ricordi, riflessioni. Ricordare alla mia età è importante, tiene sveglia la mente, e aiuta a prevenire la demenza senile o peggio. E poi i ricordi arrivano, non devo nemmeno chiamarli, si presentano da sé quando ne hanno voglia, in particolare quando sto per addormentarmi, e mi tengono sveglia. Sono i miei bambini piccoli che si affacciano, o i miei genitori, i miei fratelli, momenti di vita vissuta. Sono ricordi belli, solitamente, ma talvolta anche non così piacevoli, si sa la vita è fatta di gioie e dolori.

Raccontare. Che bello raccontare la nostra storia a qualcuno che ci ascolta! Ieri mi sono ritrovata con due cugine, figlie delle due sorelle di mio padre; Anni fa era lui che la domenica andava a trovare sua sorella per pranzo, e spesso li raggiungeva l’altra sorella, e trascorrevano il pomeriggio fra chiacchiere e ricordi della loro gioventù. Ora siamo noi, le figlie, che di tanto in tanto ci ritroviamo e ripetiamo quei gesti e quei ricordi. Io sono la più giovane in questo trio, e i loro ricordi talvolta mi trasmettono saperi di chi ancora non avevo avuto modo di conoscere, certi nonni, zii, morti quando io ero troppo piccola per ricordarmeli. Le famiglie. Crogiolo di sentimenti, aspettative, amore e incomprensione, litigi e rappacificazioni. Importantissime, per me, e mai come ora che sto invecchiando e sono sola, apprezzo l’affetto che dò e ricevo dai miei famigliari.