Ida sbarca a Messina, la sua città natale, chiamata dalla madre che deve ristrutturare la casa di famiglia prima di metterlo in vendita. Circondata dagli oggetti di sempre deve scegliere cosa tenere e cosa buttare, e questo la porta a fare i conti con il trauma che l’ha segnata da ragazzina: la scomparsa del padre. Che non è morto, perché non è morto chi non ha avuto sepoltura. Ventitre anni prima il padre, malato di depressione, è semplicemente uscito di casa ed è scomparso nel nulla. Sulla mancanza di questo padre si sono incagliati i silenzi e le incompresioni con la madre, il senso di un’identità anomala, perfino il rapporto con il marito lasciato a Roma, salvezza e naufragio insieme. Ora che la casa d’infanzia la assedia con i suoi fantasmi, Ida deve trovare un modo per spezzare il sortilegio e far uscire il padre di scena.
Nadia Terranova racconta qui l’ossessione per la perdita, un corpo a corpo con il nostro passato che ci rende tutti sopravvissuti, ciascuno nella propria battaglia.
Addio fantasmi, Nadia Terranova, ed. Einaudi, 2018